La Storia
Il primo convento venne fondato nel
1595 su un'area in prossimità dell'attuale carcere.
I padri Cappuccini lo abitarono fino al
1714, anno in cui
Filippo V costrinse i religiosi
ad abbandonarlo poiché la sua posizione costituiva un serio pericolo per le mura di Alghero.
Nel 1719 venne demolito e ricostruito nel
1722 lungo il litorale.
L'architetto dell'opera fu il piemontese De Vincenti e la sua mano fu evidente nell'utilizzo
dei materiali: la pietra calcarea lavorata in blocchi fu utilizzata per le murature ma anche
per le caratteristiche volte catalane a tutto sesto che oggi danno il nome al
Ristorante Maò de
Plà.
Tra il 1855 e il 1866 lo stato italiano mise in atto una politica di incameramento dei beni
della Chiesa utile a risanare le finanze. Fu in questi anni che la destinazione del convento passò da religiosa a industriale.
Nel 1902 l'azienda vitivinicola Sella & Mosca acquistò l'ex convento
dal comune di Alghero per 3.500 lire. La decisione venne presa valutandone la posizione strategica:
la nuova ferrovia che collegava Alghero a Sassari passava nel litorale, proprio
di fronte al convento.
Come sede per settanta anni della Sella & Mosca lo stabilimento subì notevoli modifiche.
Negli anni 50, venne perfezionato con riferimenti neoliberty e citazioni sull’architettura
religiosa cittadina. Nel 1961, cessò la conduzione familiare della società per passare ad un gruppo
di azionisti lombardi.
Gradualmente la nuova direzione decise di spostare la sede nelle vicinanze dei vigneti
prevalentemente per motivi economici, i trasporti su gomma divennero più importanti
di quelli su rotaia e il mercato degli anni 60, più dinamico di quello dei decenni precedenti,
richiese uno stabilimento più snello e funzionale.
Nel 1974 fu acquistato dalla famiglia Ferroni e dal 2004 iniziarono i lavori di
ristrutturazione
diretti dall'Arch. Bebbere che porteranno alla nascita di Quarté
Sayàl.
I Ferroni sono imprenditori dagli anni 40 quando nonno Arnaldo iniziò la sua attività nel
settore arredamenti. Nel 1965 i suoi figli Roberto e Aurelio continuarono la tradizione di
famiglia investendo nel turismo.
Oggi i due fratelli sono affiancati dai giovani Arnaldo, Luciano, Daniele e Mauro
nel nuovo
progetto che ha portato alla nascita di Quarté Sayàl.